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Simonetti e Mirabella per "I racconti della controra"

Una fresca serata di inizio settembre trascorsa in Largo Sottotenente Rotolo, location ideale per del tempo da dedicare alla cultura che ritorna prepotentemente ad "invadere" i luoghi del nostro centro storico. Un pubblico attento e composto, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid (distanziato e dotato di mascherina) è convenuto per la presentazione del libro "I racconti della controra" del prof. Nicola Simonetti.

La serata organizzata dal NOCI gazzettino, e moderata da Francesca Amatulli, ha visto la presenza qualificata di Michele Mirabella e dell'editore Giacomo Adda. Il professore, bitontino di nascita ma romano di adozione, è ritornato dopo tre anni a Noci per "impreziosire" l'esordio nel mondo dei racconti dell'autore nonché amico Simonetti. Con la sua naturale verve, Mirabella ha intrattenuto con maestria ed arguzia la platea. Un viaggio nel tempo passato, ben descritto da Simonetti che, avvalendosi della sua abilità nella scrittura, riesce a mescolare generi diversi.

Mirabella, nei 19 racconti che compongono il libro riesce ad individuare figure e situazioni "pirandelliane" e "guarescane", ed inoltre ne apprezza la genialità di celare, trattati medico-scientifici infarcendone i racconti. La "controra", ben illustrata da Mirabella, diventa "tempo sospeso": è il momento del massimo picco del sole che, specie nel post prandiale, sospendeva le fatiche quotidiane, il tempo in cui la pennichella diventava protagonista e di fatto sospendeva anche le giocose irruenze dei fanciulli che però alla pennica avrebbero preferito la strada, la piazza.

"Alla controra non si esce" questo il diktat imperante. In questo tempo cristalizzato, Mirabella suggerisce la lettura del libro. Il libro nasce durante il lockdown, la reclusione forzata diventa per Simonetti fonte di ispirazione per raccontare e raccontarsi. I ricordi di una vita prendono forma e sostanza nei personaggi che animano le storie narrate nel libro. Un libro impregnato "pieno di preti" (Mirabella dixit) che porta alla luce il rapporto speciale che l'autore ha da sempre avuto con i padri benedettini, i frati domenicani ed i gesuiti. Questo e tanto altro ancora è "I racconti della controra", un libro che vale la pena leggere... perchè no alla controra.

 

Stefano Impedovo

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